Avete mai pensato a quanto sia inutile sbraitare, insultare,
esagerare? Riflettevo in questi giorni sul fatto che raggiunta una
certa maturità ci dovrebbero essere delle cose di cui proprio non si
possa fare a meno, una tra queste dovrebbe essere la tranquillità.
Attenzione, non parlo di felicità, quella è una meta decisamente
troppo ambita, poco raggiunta e solitamente temporanea, parlo di
serenità, di pace, di benessere generale.
Avete mai pensato a quante energie si sprecano a litigare con le
persone? Avete mai pensato a quale utilità traggano le persone
quando gridano contro altre? Avete mai pensato all’inutilità di
sputare veleno contro le persone che passeggiano nella vostra vita
tenendovi per mano? A cosa serve riempirsi gli occhi di collera?
Solitamente le persone che tendono ad aggredire le altre, accecate
dall’isterismo, danno l’impressione di aver bisogno di sfogarsi,
bisogno di tirare fuori le proprie frustrazioni cercando di ferire
qualcuno, nella speranza, vana, di poterne trarne un godimento, una
supremazia.
Ma avete mai fatto caso a quanto le persone che urlano sia
tendenzialmente le più infelici e ottuse? Vi è mai capitato di
osservare con attenzione gli occhi delle persone quando buttano
cattiverie gratuite addosso a qualcuno? Non avete mai avuto
l’impressione che stessero sfogando la loro invidia e la loro
insoddisfazione?
Se pensate alle persone che stimate, vi viene in mente qualcuno che
abbia l’abitudine di alzare le voci e cercare di prevaricare gli
altri? A chiunque sarà capitato di ricevere un’ingiusta offesa da
una persona, se vi soffermate a pensarci un attimo, provate
ammirazione per la vita e la personalità di quella persona oppure
pena, compassione indifferenza? A voi piacerebbe essere una persona
per la quale gli altri provano pena?
In quale categoria vi riconoscete? Se vi riconoscete in quel genere
di persona che tende a pensar male, a far innervosire le persone, a
vedere il male in ogni persona, avete mai pensato che forse il
problema potreste essere voi e il rapporto con voi stessi? Avete mai
pensato che a star sereni ci guadagnano tutti? Che nelle giornate no
è meglio sbattersi la testa al muro piuttosto che sbatterla addosso
a qualcuno? Beh se non ci avete mai pensato dovreste iniziare a
farlo! Immagino che poi qualcuno di voi ritenga anche di averci
pensato e di aver risolto il problema tentando di perdere il lume
della ragione dentro le mura domestiche ed evitando di mostrare agli
altri i proprio scatti d’ira, senza mai prendere in considerazione
la possibilità di aprirsi e confrontarsi con il mondo, per tentare
di trovare un modo, costruttivo, per imparare a vivere. Ma avete mai
valutato il fatto che se avete cosi tanti scatti d’ira contro le
persone forse il problema non sono le persone? Avete mai valutato la
possibilità di trovare un modo per vivere sereni? Siete arrivati al
punto di capire cosa è importante nella vita e cosa no? Siete
arrivati a capire che serenità, onestà e sincerità sono forse il
modo più dignitoso che avete per vivervi l’unica vita che vi
rimane?
Avete mai pensato a quanto i vostri lati positivi non siano
sufficienti per le altre persone per sopportare i vostri giramenti di
testa? Avete mai pensato che le persone potrebbero stancarsi di
vedere in voi ansia e nervosismo e potrebbero scegliere di non volere
nella propria vita ansia perenne? Sarebbe un comportamento sbagliato?
Avete mai pensato a quanto siete insopportabili anche a voi stessi?
Avete mai provato ad immedesimarvi nelle persone che sono passate
dall’apprezzarvi al sopportarvi? Forse, dovreste iniziare a porvi
qualche domanda.
Avete presente quella sensazione che provate quando avete voglia di
vedere una persona perché vi trasmette serenità? Quella persona che
ascolta se stessa e voi? Avete presente quella sensazione? Ecco è
quella che voi non fate provare agli altri.
Si dice che la serenità sia insita nella natura umana, il problema è
riuscire a tirarla fuori e imparare a conviverci. E allora tu,
proprio tu che ti sei appena letto, per favore, cerca di mettere
dritta la schiena, di avere un po di amor proprio, fatti un piccolo o
grande esame di coscienza, inizia a guardarti allo specchio, cercati,
trovati, lavora su te stesso, sul tuo rapporto con l’unica vita che
hai perché “La
vita è un vaso invisibile e tu sei ciò che vi getti dentro. Getta
invidia, insoddisfazione e cattiveria e traboccherà ansia. Getta
gentilezza, empatia e amore e traboccherà serenità.”
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